Come riportato da Gazzetta.it, il club meneghino ha prima la necessità di fare delle plusvalenze entro il 30 di questo mese per sistemare il bilancio
I TEMPI GIUSTI. Non è un mistero che il portiere del Cagliari Alessio Cragno sia la prima scelta di Maldini nel caso (altamente probabile) partisse Donnarumma. Ci sono però delle tempistiche da rispettare prima che la trattativa possa sbloccarsi. Il Milan ha una scadenza importantissima fissata a domenica 30 giugno, giorno di chiusura del bilancio d’esercizio 2018/2019, con la spada di Damocle della questione Uefa che aleggia in via Aldo Rossi.
RINUNCE. Il club rossonero spera di poter mettere a bilancio una cessione importante entro fine mese, in modo da attenuare la valutazione sul fair play finanziario e cercare un patteggiamento con l’Uefa. Principale indiziato al sacrificio è proprio il portiere Donnarumma, con il suo vice Reina che sembra invece attirato dall’effetto Sarri alla Juventus ed è pronto a fare le valigie. Con il solo Plizzari tra i pali è chiaro come il Milan andrà alla ricerca di un portiere già pronto per la Serie A, ma l’esborso dovrà essere notevole.
COSTI. Portare Cragno a Milanello non sarà facile. Il presidente del Cagliari Tommaso Giulini non è intenzionato a smantellare la squadra dopo l’ormai imminente cessione di Barella. Inoltre con gli introiti della cessione del centrocampista sardo il club non avrà assolutamente necessità di fare ulteriore cassa e perciò alzerà un muro sulle avance di Maldini e Boban. Non ci si potrà sedere a un tavolo con meno di 20 milioni sul piatto. Ma di tutto questo se ne potrà parlare solo dopo il 30 giugno.