Su Calciomercato.com il noto procuratore ha riposto ad un quesito sui requisiti ricercati nei portieri italiani e non. Emergono dei particolari interessanti
Spesso e volentieri si è parlato di Alessio Cragno e del suo difetto di risultare più basso rispetto ai colleghi del campionato nostrano.
Nonostante il suo collega del Milan, Gianluigi Donnarumma, combini errori colossali con cadenza quasi regolare, il cagliaritano viene posto nelle retrovie delle gerarchie della nazionale. Il tutto per i suoi 184 cm contro i 196 del rossonero.
Ma è davvero la statura a determinare la bravura di un portiere? Secondo il procuratore Jean Christophe Catalliotti la risposta è no: “È innegabile che la statura sia un requisito ricercato in primis dagli stessi selezionatori in relazione ai portieri, del resto la media della statura di quelli europei è di 191 centimetri. Tuttavia la statura non è un dettaglio che, di per se, fa grande un portiere che andrebbero valutati utilizzando una vasta gamma di parametri, quali la capacità esplosiva degli arti inferiori, la lettura delle traiettorie, la gestione della partita, la personalità, il controllo e la trasmissione del pallone con i piedi”.