La nazionale centroamericana perde pesantemente tutte le tre partite della kermesse polacca ma l’ex bomber resta al fianco dei giocatori
DISASTRO. In Honduras la parola “calcio” è sinonimo di “David Suazo” e proprio al mondiale Under 20 del 1999 si fece notare agli occhi del Cagliari. Per questo motivo l’ex capitano rossoblù è andato in Polonia al seguito della selezione Under 20 del suo paese ed è stato un punto di riferimento morale per la squadra durante tutto il torneo. Una spedizione sportivamente tragica però, perché i ragazzi con la H sul petto sono stati disastrosi contro Nuova Zelanda, Uruguay e Norvegia.
RISULTATI PESANTI. Suazo ha cercato di caricare al massimo i ragazzi all’esordio e sul suo profilo Instagram ha scritto che sarebbe stato “Un mundial lleno de sueños y objetivos”. Al contrario è stato un incubo senza speranza. Subito un 5-0 a senso unico rimediato dalla Nuova Zelanda, poi il 2-0 contro l’Uruguay e gran finale questo pomeriggio: 12-0 per la Norvegia con 9 gol del classe 2000 Haland.
SOSTEGNO. King David però non ha mai abbandonato i ragazzi, difendendoli e sostenendoli nonostante le pesanti critiche ricevute in patria dalla squadra. È rimasto accanto allo staff tecnico mostrandosi orgoglioso di quella H nella buona e nella cattiva sorte. Un esempio di lealtà, appartenenza e amore per la maglia da cui i giovani honduregni potranno trarre insegnamento nel calcio e nella vita. Da quelle parti lo vorrebbero come ct della nazionale maggiore, e chissà che il futuro non gli riservi un mondiale da protagonista in panchina.