Intervistato da Sky Sport, l’ex capitano del Cagliari parla del giocatore belga e dei suoi trascorsi in Sardegna. Tessendone le lodi come uomo e come calciatore
Non si sono mai persi di vista, non avrebbero mai potuto farlo. Tra Daniele Conti e Radja Nainggolan, insieme al Cagliari dal 2010 al 2014, è stata quasi da subito amicizia vera.
“Un bravissimo ragazzo, allegro e generoso”, spiega Conti a Sky Sport, “Giocare insieme a Radja mi aiutava tanto, era uno che riconquistava cento palloni a partita, oltre che avere grandi doti tecniche. E per un play, avere un giocatore a fianco con quelle caratteristiche è molto importante. Lui può giocare in qualsiasi ruolo del centrocampo e negli anni è migliorato tantissimo anche negli inserimenti e nel tiro. Insomma, un calciatore completo. Nello spogliatoio è una presenza importante, gli piace scherzare ed è un generoso. Se per caso a cena si è in cinquanta, paga lui per tutti. Un aneddoto a Cagliari? Mi colpì per un fatto: pur non avendo mai giocato in Serie A, dopo pochi giorni che era arrivato entrò nello spogliatoio e disse: ‘Come faccio io a non giocare qui?‘ Inizialmente gli dissi che stava sbagliando, poi capì che quell’atteggiamento dipendeva dal suo carattere, da quanto credeva in lui come calciatore. E questa convinzione se l’è portata dietro per tutta la carriera”.