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Accadde oggi: 2013, l’arresto di Cellino per Is Arenas

6 anni fa il colpo di scena legato ai lavori di adeguamento per l’impianto di Quartu: tra le persone coinvolte l’allora patron rossoblù

ARRESTO. Era il 14 febbraio 2013. Massimo Cellino, presidente del Cagliari Calcio, venne arrestato la mattina di quel giorno insieme al sindaco di Quartu Mauro Contini e a Stefano Lilliu, assessore allo Sport del comune quartese. I reati contestati riguardavano l’impianto sportivo di Is Arenas, in cui il club rossoblù stava disputando le proprie partite casalinghe per l’inagibilità del Sant’Elia.

ACCUSE. I reati contestati al trio riguardavano peculato e falso ideologico. In una intercettazione telefonica dell’anno precedente, Cellino si lamentava delle difficoltà incontrate nel realizzare l’impianto per far giocare il Cagliari, dovute secondo lui all’allora (e attuale) sindaco Zedda, reo di odiare la squadra. Al contrario di Contini, tifoso rossoblù che si adoperò per Is Arenas. Lo stadio fu dichiarato a sua volta inagibile: il Cagliari giocò da lì alla fine del campionato a porte chiuse e poi al Nereo Rocco di Trieste. Cellino tornò in libertà tre mesi dopo, fu poi raggiunto un accordo con Regione e Lega Calcio per poter ritornare al Sant’Elia, dopo alcuni lavori di ristrutturazione.

 

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