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Maran, cosa succede al tuo Cagliari? Un mese di involuzione rossoblù

Un buon avvio dove sono state soprattutto le prestazioni a convincere, poi l’assestamento prima dell’ultimo altalenante periodo

AL GIRO DI BOA. Il girone di ritorno è appena cominciato, ma è sembrato quasi un riavvio di quello d’andata. Partenza sbagliata con l’Empoli alla prima giornata, partenza sbagliata con l’Empoli alla ventesima. Già, perchè il punto di domenica si avvicina più a una sconfitta che non a un pareggio effettivamente conquistato. Un gol allo scadere che non suona bene come quello rifilato alla Roma, ma più come una stecca sistemata nell’ultima strofa della canzone.

UNA SQUADRA SOLIDA. Il Cagliari non cresce più. Questa è la triste realtà che ci accompagna dal mese di dicembre e che Maran ha ben presente. Il mister ha dato un’identità al gioco rossoblù fin dalle prime battute, dimostrando che i suoi principi di gioco erano stati cucinati bene in estate e digeriti perfettamente dai suoi giocatori in autunno. L’esordio con l’Empoli era stato solo un passo falso, dopodiché tante prestazioni convincenti avevano collocato i sardi tra le potenziali sorprese del torneo. Qualche risultato storto, ma in linea generale tra il Cagliari dell’anno scorso e quello del tecnico trentino c’è sempre stato un Oceano di miglioramento.

SBANDATA. La svolta arriva col trittico Roma-Napoli-Lazio. Con i giallorossi si è scritta la storia con uno dei pareggi più belli di sempre, col Napoli si è giocato ad armi pari per 90 minuti, con la Lazio il tonfo. All’Olimpico la squadra è crollata e da lì qualcosa è sembrato essersi rotto. La vittoria col Genoa è stata poco convincente sul piano del gioco, poi è arrivato un altro crollo con l’Udinese, il calo fisico sul finale in Coppa Italia e il black out di domenica con l’Empoli. Qui non solo la squadra si è fatta sfuggire una partita saldamente in pugno, ma forse, per la prima volta dal suo arrivo, il mister è sembrato cannare la lettura della partita con la sostituzione di Birsa per Faragò. Sullo sfondo la voglia di scappare di Farias, l’addio di capitan Dessena, le voci di mercato insistenti su Barella e qualche muso lungo come Sau, Andreolli e Cigarini. Gestire i cavalli, tirare le briglie nel modo giusto e riportare la carrozza rossoblù sulla strada del buon gioco: questo il difficile compito di Rolando Maran già per la prossima sfida col Sassuolo.

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