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Forse è necessaria una seria valutazione

Marco Andreolli ha macchiato la sua prestazione con il fallo su Mertens da cui è scaturita la punizione-gol di Arkadiusz Milik. Purtroppo non è il primo episodio

Al minuto 91 l’arbitro Doveri ha concesso una punizione a ridosso dell’area di rigore rossoblù. L’episodio è risultato decisivo giacché la pennellata del centravanti partenopeo si è dolcemente depositata alle spalle di Alessio Cragno, regalando di fatto un’importante vittoria al Napoli.

A margine dell’incontro il tecnico del Cagliari, Rolando Maran, ha contestato la decisione del direttore di gara, definendo quanomeno dubbio il fallo. Ed invece l’attenta analisi dell’azione ha fatto emergere la legittimità in quanto il fallo è stato commesso da Marco Andreolli.

Il difensore ex Inter, entrato poco prima al posto dell’ottimo Fabio Pisacane vittima di crampi, è stato suo malgrado protagonista della gara di ieri. Una lettura errata dell’azione lo ha portato all’intervento quasi scomposto su Mertens che era comunque già ben tenuto in marcatura da Nicolò Barella.

Un errore costato di fatto il punto che fino a quel momento la squadra aveva difeso e costruito con una prestazione gagliarda, condita da tanto cuore.

Nessuna ghigliottina nei suoi confronti, sia chiaro. Purtroppo per lui, però, non è il primo episodio negativo che lo vede protagonista in questa stagione.

Già nella gara interna contro la Sampdoria, dopo aver preso il posto sempre di Pisacane all’86’, ha regalato un penalty agli avversari con un galeotto sgambetto su Gregory Defrel. In quell’occasione i rossoblù vennero salvati dallo stesso portiere rossoblù.

Arrivato nell’estate del 2017, scelto per sostituire un elemento di grande esperienza come Bruno Alves, in lui erano state riposte grandi speranze, non a caso la società rossoblù si era impegnata nel sottooporgli un contratto triennale con un sostanzioso ingaggio.

Ben presto, però, le prestazioni al di sotto delle aspettative hanno consigliato il lancio da titolare del giovane Filippo Romagna.

In seguito gli arrivi di Leandro Castán lo scorso gennaio e di Ragnar Klavan in estate hanno contribuito a farlo stagnare nelle retrovie delle gerarchie.

A questo punto, con il mercato invernale oramai alle porte, sarebbe opportuno per il bene di società e giocatore stesso, una seria riflessione se continuare o meno il rapporto professionale tra le parti. Tuttavia l’auspicio è che il ragazzo possa dare il suo contributo alla causa rossoblù.

 

 

 

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