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Rossoblù made in Italy: Cagliari quart’ultimo per numero di stranieri

In una Serie A sempre più straniera fa eccezione il Cagliari. Il presidente Giulini è il primo promotore di un rossoblù sempre più a tinte tricolori.

CONTROTENDENZA. Una scelta audace, coraggiosa, in controtendenza. Il Cagliari è sempre più Made in Italy: i sardi infatti sono infatti quarti per numero di italiani in rosa (14), come riporta La Nuova Sardegna. Solo Spal, Frosinone e Parma hanno fatto meglio. Ma il Cagliari è anche quart’ultima posizione per numero di stranieri impiegati nella stessa partita. Sei nello specifico, in occasione di Parma-Cagliari: Srna, Bradaric, Klavan, Lykogiannis, Ionita, Joao Pedro.

GIOVANI ITALIANI. In un campionato, come quello di serie A, in cui gli stranieri sono ormai la maggioranza, il Cagliari fa eccezione. E il primo a esserne contento è il presidente Giulini, che nel forum organizzato dal quotidiano sardo insieme ai presidenti di Olbia e Dinamo Sassari, Marino e Sardara, ha spiegato cosa il significato che attribuisce a tale statistica: “Oltre a tesserarli e averli in rosa bisogna avere il coraggio di farli giocare. Noi in questi anni abbiamo dimostrato di averlo. Penso a Barella, su cui abbiamo puntato da tempo cioè da quando aveva 19 anni, o ancora ragazzi come Romagna, Deiola, Cragno. Tutti giocatori che hanno mostrato spessore, tante qualità. Ma se non li provi, se non cerchi di lanciarli nella mischia, rischi di perderli per strada, sprecando delle potenzialità notevoli“.

LA CONTA.All’inizio di ogni partita mi prendo sempre la briga di contare quanti giocatori italiani schieriamo noi e quanti invece vengono schierati dagli altri. Devo dire che la soddisfazione per me è immensa, perché a parte in rare occasioni, capita sempre che siamo noi quelli che in campo abbiamo il minor numero di stranieri“.

CALCIO ITALIANO E NAZIONALE.È facile dire a parole che si aiuta il movimento e si dà una mano alla nazionale, in realtà lo puoi aiutare solo schierando giocatori italianiIl tutto si traduce per il presidente rossoblù in risultati tangibili. Per noi è una grande soddisfazione il fatto che vengano convocati Cragno e Barella in azzurro. E dico anche che se avesse segnato alla Juve sarebbe stato convocato anche Pavoletti. Ma non ho certo perso le speranze ancora per Leo. Sono cose importanti per me, ma anche credo che gratifichino tutti i nostri tifosi”.

ROSSOBLÙ TRICOLORE. È un Rossoblù sempre più a tinte Tricolori, dunque, quello che il presidente Giulini vuole per il suo club. La strada è tracciata e con una tradizione di dirigenti, staff e allenatore italiani l’opera è quasi al completo. I numeri sono dalla sua: identità sarda e italiana sono due assi imprescindibili del Cagliari formato Giulini.

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