Le parole del neopresidente Figc Gabriele Gravina sul Cagliari e sul tema del calcio in Sardegna.
L’INTERVISTA. Pugliese, 65 anni. Già presidente della Lega Pro e del Castel di Sangro che negli anni ’90 visse la favola della Serie B. Gabriele Gravina, da lunedì, è il nuovo presidente della FIGC. Una carica tanto importante quanto gravosa, sia in termini di responsabilità che di peso, essendo il numero uno del calcio italiano. E diventando, di fatto, l’uomo che dovrà rilanciare il calcio italiano dopo nove mesi di commissariamento, dopo l’era Tavecchio e, soprattutto, dopo il disastro dei Mondiali mancati. Intervistato da L’Unione Sarda, ecco come ha risposto Gravina alle domande sul tema del calcio in Sardegna e in particolare sulla realtà del Cagliari (seconda parte dell’intervista, qui la prima).
SARDEGNA. “Ho trascorso parecchie vacanze nell’Isola, a Puntaldia in particolare. Ho lì tanti amici, tra cui Gianfranco Zola, che conosco dai tempi in cui allenava nell’Under 21. Penso anche a Gigi Riva, con cui ho condiviso le gioie del Mondiale di Germania nel 2006. Ma anche al presidente della Figc regionale, Gianni Cadoni“.
GIULINI. “Tommaso è un amico. Ha intrapreso una strada straordinaria: quella di dotare la città di Cagliari e la Sardegna di un nuovo stadio. Un consiglio a riguardo? Faccia in fretta!“.
APPUNTAMENTI SULL’ISOLA. “Non mi piace stare chiuso nel Palazzo, anche se ora devo cercare di trovare il giusto compromesso. Andrò nei territori e ascolterò le esigenze. Certo, verrò presto nell’Isola. E magari organizzeremo un evento importante“.