L’attaccante è stato protagonista dell’amichevole giocata ieri dal Cagliari con una prestazione che ha dimostrato voglia e determinazione
LE RISPOSTE GIUSTE. Il livello dell’avversario non inganni: quella di Alberto Cerri ieri è stata una partita di grande sostanza e per Maran non potevano arrivare segnali migliori. Come sottolineato nel post gara dal veterano Fabio Pisacane, queste amichevoli per chi gioca poco sono di vitale importanza, sono vetrine importanti per dare delle risposte al tecnico sul piano fisico, mentale e tattico.
MISCHIARE LE CARTE. Quella con l’Oristanese non è stata dunque una semplice sgambata, anche perchè Maran ha deciso di provare qualche soluzione nuova, a cominciare dalla difesa a tre. Nel primo tempo infatti si è rivisto il 3-5-2 protagonista della scorsa stagione, con Joao Pedro spostato mezzala sinistra ma che di fatto ha svolto il ruolo di trequartista in una sorta di 3-4-1-2 con una mediana ampiamente scaglionata.
NUOVA COPPIA. Nel secondo tempo si è tornati al 4-3-1-2 e la novità principale è stata la coppia inedita Cerri-Pavoletti, in campo insieme solo nei minuti finali di Empoli. L’interazione tra i due attaccanti è apparsa buona, con il parmense che ha rivelato anche le sue doti di uomo assist con un bel cross rasoterra che ha consentito a Castro di mercare la sua prima rete nel match. I due centravanti si sono cercati e insieme hanno saputo creare occasioni per se stessi e per gli inserimenti dei centrocampisti.
BILANCIO. Per quanto il risultato non sia certo un parametro su cui soffermarsi Maran può comunque sorridere. Nonostante Sau non sia riuscito a sbloccarsi nemmeno questa volta il tecnico sa di poter contare su diverse opzioni per completare l’attacco. Cerri c’è e la sua scalata nelle gerarchie rossoblù può essere partita proprio da Oristano.