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Barella da applausi al debutto azzurro ma l’Italia non va oltre l’1-1 con l’Ucraina

Tutto il primo tempo e 33’ della ripresa in campo  per il talento del Cagliari, che ha mostrato grande personalità sfiorando la rete in due occasioni

Alla fine, nei complessivi 78’ giocati, a Barella è rimasto solo il dispiacere per il pareggio della sua Italia per 1-1 contro l’Ucraina, in un match amichevole a Genova che gli azzurri meritavano ampiamente di vincere, e due sue occasioni che lo hanno portato ad un passo dal gol. Ma certamente la prima volta, quella che non si scorda mai, e che resterà sempre nel cuore, lo è stata per il gioiellino rossoblù, come già gli era accaduto con il Cagliari in Serie A (dopo aver iniziato nella Gigi Riva) con le varie Under che hanno messo in mostra la sua classe e stasera lo è stato con la maglia azzurra della prima squadra da titolare, opportunità solo sfiorata un mese fa nella prima chiamata da Mancini, per le prime due gare di Nations League contro Polonia e Portogallo. Il talento rossoblù, che piace a varie squadre in Italia e in Europa, partito titolare nel test contro gli sovietici, ha mostrato personalità

ITALIA CHE DOMINA MA PRIMO TEMPO A RETI BIANCHE. Per un Barella all’esordio assoluto c’è invece un Alessio Cragno in tribuna. Dietro di lui nelle gerarchie Donnarumma titolare, Sirigu secondo e Perin (panchinaro nella Juventus) terzo. Al 3’ azzurri pericolosi con la palla tagliata per la testa di Insigne, anticipato d’un soffio in presa alta, da Pyatov, che si supera due minuti dopo il tiro preciso ma non potente, da parte di Bernardeschi. Solo Italia in campo, che al 7’ non passa solo per il troppo egoismo di Chiesa che tira, anziché servire un liberissimo Berandeschi. Poco dopo Bonucci si trova la strada sbarrata dal gol da parte dell’estremo difensore della squadra di Shevchenko.  Porca fortuna (10’) anche per Biraghi che non trova il guizzo vincente ad un passo da Pyatov, da posizione decentrata.

Barella entra piano piano in partita e al 14’ si fa applaudire per un ottimo sombrero ai danni di Sydorchuk. Al 21’ splendida palla di Barella per Insigne, appostato in area, conclusione che sfiora il vantaggio di pochissimo. Grande girata del centrocampista del Cagliari (24’) da posizione centrale, Pyatov di salva in angolo. Prima occasione al 28’ per gli ucraini con Marlos, che si vede ribattuta la palla in angolo da Bonucci. Cinque minuti dopo Bernardeschi arriva con un pizzico di ritardo sul bel suggerimento di Insigne, che al 42’ fa partire un tiro a giro, che Pyatov può solo respingere sull’accorrente Barella, il quale ci prova ma trova la deviazione fondamentale di Rakitskiy.

Un minuto dopo 60 secondi di pausa per ricordare, tra applausi e commozione da parte dei 12000 spettatori presenti al Ferraris, le 43 vittime del ponte Morandi crollato lo scorso 14 agosto in città. Si riparte senza sussulti, con Marlos che effettua una battuta con scarso successo, con Donnarumma che agguanta la sfera senza difficoltà.  Squadre negli spogliatoi per l’Intervallo. Bella Italia per circa mezz’ora, che non trova solo il gol nella prima frazione.

BOTTA E RISPOSTA IN 7’ Al rientro in campo (mentre si scatena una pioggia copiosa sullo stadio) Mancini conferma l’undici di partenza. Barella imprendibile al 2’, subisce fallo da Burda e consente a Insigne di battere una punizione interessante, che però si infrange sulla barriera, sugli sviluppi Florenzi calcia da circa 30 metri, per Pyatov nessun problema, Il gol è nell’area ed arriva al 10’, soprattutto per una papera clamorosa del migliore in campo, ovvero il portiere ucraino sul tiro violentissimo da circa 20 metri di Bernardeschi, che involontariamente mette la sfera nella sua rete.

Vantaggio che resta 7’, tanto basta alla prima vera occasione agli ospiti di pareggiare con la Girata di Malinowski su imbeccata di testa, da parte di Stepanenko. La nazionale reagisce bene, proponendosi ancora con l’ottimo Barella al 22’ con passaggio per Insigne, ma l’azione sfuma. Tre minuti dopo Ucraina pericolosissima con la traversa colpita dall’autore del pari Malinowski e successiva conclusione di testa di Stepanenko.

Più lunga rispetto a prima l’Italia. Che insiste però alla ricerca del 2-1. Nel frattempo (22’) finisce la gara di Barella, davvero con grande personalità all’esordio in nazionale, per far posto a Pellegrini. Il centrocampista del Cagliari riceve andando in panchina le carezze di Mancini. L’Italia potrebbe vincere la partita, ma non ci riesce con Chiesa servito da Biraghi al 37’ con un destro al volo da circa 30 metri, e con Bonucci che ci prova con una botta di prima intenzione che termina di poco alta alla destra di Pyatov. Nulla da fare. Dopo 4’ di recupero il match finisce 1-1. Italia, attesa domenica sera dalla Polonia in Nations League, continua l’astinenza di vittorie.

 

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