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Qui Bologna – La cura Inzaghi comincia a dare i suoi frutti

I prossimi avversari del Cagliari hanno cambiato marcia nelle ultime tre gare. Ora il Bologna segue Inzaghi e il suo calcio.

3-5-2. Tre, cinque, due. Semplice, concreto, pragmatico. Filippo Inzaghi ci ha creduto da sempre, sin dal ritiro. Quando la fiducia era poca e l’incertezza tanta. Gli consigliavano di cambiare modulo perché il 3-5-2 non esaltava le caratteristiche della sua squadra: lui li ha ascoltati, ha provato un piano-B in allenamento (4-4-1-1) e poi è andato avanti ancora col 3-5-2 al grido di “il lavoro pagherà“.

PRIMA TRABALLANTE… E il lavoro, come sempre, alla fine ha pagato. Così come a Venezia, anche in Emilia non ha avuto un inizio facile. Ma alla lunga la concretezza del suo Bologna è uscita fuori, come analizza La Gazzetta dello Sport. Questione di tempo, perché Pippo ci ha creduto anche quando dopo il gol di Piatek a Genova la sua panchina sembrava più che traballante.

… ORA BEN SALDO. E invece Roma e Udinese gli hanno regalato sei punti in tre partite (sconfitta all’Allianz Stadium con la Juve) e la tranquillità e la serenità giusta per affrontare il match di sabato contro il Cagliari. Trasformazione soprattutto in attacco, dove il gol nelle prime quattro gare si è poi trasformato in 4 nelle ultime tre con la strategia dell’arrembaggio: nei due gol all’Udinese, c’erano rispettivamente 6 e 5 giocatori nel cuore avversario. Parola d’ordine, infoltire l’area.

FIDUCIA AI GIOCATORI. Colloqui uno per uno, rapidamente sul campo o con calma nello spogliatoio. Anche questa è stata l’arma vincente di Pippo per aumentare l’autostima di ognuno e raddrizzare una situazione che sembrava irrimediabilmente inclinata. “Con me devono bruciare l’erba, non esistono bonus pregressi“, ha esclamato a inizio mandato. E così Destro ha avuto due chance ma le ha sfruttate male ed è finito in panchina; Pulgar se n’è rimasto a guardare Bologna-Udinese dopo l’espulsione di Genova. Mentre Santander, dopo una preparazione complicato causa infortunio, si è ripreso in mano il Bologna a suon di gol (due) e lavoro sporco.

FORMAZIONE. Tanti anche i debuttanti, quattro tutti insieme messi dentro contro la Roma: Arturo Calabresi, classe ‘96, figlio d’arte (il papà Paolo è attore); Svanberg: classe ‘99, fisico, tecnica e ottimi tempi di inserimento; Orsolini, trasformato in interno e già in gol contro i friulani. Alcuni infortuni di troppo (Palacio, Donsah, Poli) non permettono a Inzaghi di avere l’undici tipo. E così sarà anche contro il Cagliari, dove tuttavia il Bologna arriverà con una fiducia mai avuta finora in questa stagione. La banda di Maran è avvertita.

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