Con Bradaric in campo il Cagliari non ha mai perso: le geometrie del croato punto di forza e talismano per i rossoblù.
GIOIELLINO. Filip Bradaric si è già preso in mano il Cagliari. Contro il Milan una prestazione pulita, precisa, senza sbavatura. Di sostanza, abbinando quantità, interventi sempre puntuali e tante palle rubate, e qualità – il croato è bravo coi piedi e intelligente nell’impostare.
TALISMANO. Ma ancor di più Bradaric è “fortunato”, talismano del Cagliari che non ha mai perso con lui in campo (Sassuolo, Atalanta e Milan). E qualcuno, a ragione, dice che non è solo questione di fortuna. Il centrocampista vice-Campione del Mondo infatti, come analizza il Corriere dello Sport, possiede tutte le qualità che non lasciano indifferente un allenatore.
L’INIZIO DI STAGIONE. E Maran, che non è un tecnico poco attento, non è rimasto impassibile: novanta minuti in panchina solo a Empoli, con il croato che doveva ancora smaltire le scorie post-mondiale. Poi Bradaric si è messo al passo, ha recuperato la condizione e giocato gli ultimi venti minuti (più recupero) contro il Sassuolo, risultando invece direttamente tra i titolari a Bergamo. E proprio la prestazione contro la Dea ha stregato i tifosi, innamorati di quel gioiellino di centrocampo che svolge la funzione di “normalizzatore” a centrocampo.
PEZZO PREGIATO. Dà equilibrio Bradaric, come ha detto Barella aiuta molto più di Cigarini in fase difensiva. Ha personalità, si è già inserito al meglio nello spogliatoio, grazie anche all’aiuto del connazionale Srna. È duttile, perché può giocare anche da centrale, come nella fase finale del match contro i rossoneri. È, insomma, la vera sorpresa di questo inizio di stagione. E contro il Parma punta a confermarsi: continuità di rendimento gli garantirebbe di essere un pezzo pregiato della rosa rossoblù.
