Affidata a Federico Melchiorri la fascia di capitano del Perugia. L’ex attaccante rossoblù è già l’idolo dei tifosi del Grifo.
CAPITANO. È già diventato grande Melchiorri a Perugia. O meglio, tifosi e società hanno già capito quanto il giocatore e l’uomo, soprattutto, siano grandi. E sono bastate poche settimane perché l’ex attaccante del Cagliari ricevesse gli onori della fascia di capitano.
LA NOMINA. Marco Moscati, che aveva già indossato i colori biancorossi e che è l’idolo della Curva Nord, come riporta il Corriere dello Sport, era uno dei primi candidati. Ma Alessandro Nesta ha deciso di consegnarla a Federico Melchiorri, non solo per una questione di età, ma perché l’attaccante marchigiano è già un vero leader a Perugia. Come già ha dimostrato di esserlo in passato, in campo – con il recupero costante e determinato dopo i vari e drammatici infortuni – e fuori – con la malattia al cervello che qualche anno fa aveva davvero fatto temere per la sua salute.
RIVINCITA. Ma il passato è ancora una volta alle spalle. E Melchiorri, forte dell’esperienza frutto di una storia di continui riscatti, è pronto ora a prendersi l’ennesima rivincita. La voglia c’è: “Alcuni giocatori, e tra questi Melchiorri – ha confessato il dt Goretti – non sono stati scelti a caso: dal ritiro a oggi non hanno saltato un allenamento“. La disponibilità alla squadra pure, dato che contro l’Ascoli, nella fase finale in inferiorità, ha svolto anche il ruolo di mezzala, guadagnandosi l’apprezzamento di mister Nesta.
LA CARRIERA. Il curriculum c’è: 3 campionati di A (Siena e Cagliari con 11 presenze, 3 gol); 4 di B, con Padova, Pescara, Cagliari, Carpi (121 gare, 31 reti). Il talento in campo, come si è visto negli anni in Sardegna, pure: velocità, dribbling e fantasia della seconda punta capace di ’aprire’ le difese avversarie; a anche il fiuto, il gioco di testa, e l’altruismo, nel giocare di sponda da centravanti puro.
INCOMPIUTA. Senza dimenticare l’umiltà e l’amore per il calcio e per i suoi tifosi, che lo ha reso un beniamino anche del pubblico sardo. Un’incompiuta in Sardegna, un giocatore per il quale stravedevano sia i tifosi che la società, con in cima il presidente Giulini con cui Federico aveva un rapporto speciale e che mai avrebbe voluto lasciarlo andare. Ma che ha dovuto farlo, per il bene del giocatore e della sua carriera.
GIÀ LEADER. Casa, animali, Playstation, Queen e 883. Melchiorri è un ragazzo semplice, normale. Senza creste e senza tatuaggi. Carismatico nel commentare l’ultima gara: “Bellissima partita. Non potevo aspettarmi un risultato e un ambiente migliore per la mia prima gara da titolare. Al di là del risultato, abbiamo messo in campo la cattiveria giusta. Ci sono ancora molte cose da migliorare, ma il desiderio di imporsi deve restare una costante. Quando siamo rimasti in dieci ci siamo comportati da grande squadra, tutti uniti“.
Ma soprattutto romantico, che si emoziona ancora nel vedere una curva che canta. Insomma, il capitano perfetto per il Grifo.
