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Gira grande fiducia intorno al Cagliari visto a Bergamo. Un’analisi di questa prima parte di stagione ci dice perché sperare e perché rimanere coi piedi per terra…

DUE SETTIMANE. È successo solo due settimane fa, ma sembra già lontanissimo. “Come vola il tempo quando ci si diverte“. E il Cagliari, negli ultimi due weekend, si è divertito eccome. Quattro punti in due partite. Che sarebbero potuti diventare sei, se il pallone al ’97 di Cagliari-Sassuolo non fosse finito proprio sul braccio di Romagna. Causando il calcio di rigore per i neroverdi e il conseguente pareggio in extremis di Boateng.

DA EMPOLI… Eppure, dicevamo, solo due settimane fa il Cagliari si presentava apatico, senza condizione, senza concentrazione e soprattutto senza personalità in quel di Empoli. Una prestazione davvero imbarazzante, che sembrava preludio a un’altra stagione di lacrime e sangue.

… A BERGAMO. Ma – il calcio è bello anche per questo – sono bastate due settimane a far cambiare ogni scenario. Giocatori in palla, tifosi in fiducia e Maran in panchina osannato dagli addetti ai lavori per il capolavoro compiuto a Bergamo, dove domenica ha strappato tre punti alla Dea di Gasperini, vincendo 0-1.

QUESTIONE DI MOMENTI. È pur vero che tre dei quattro punti in classifica sono arrivati grazie alla deviazione di Pasalic sulla punizione di Barella. Ma non si può chiudere gli occhi di fronte alla prestazione di sostanza e quantità offerta dal Cagliari contro Zapata, Rigoni e compagni. E se basta un tocco di palla a cambiare le sorti di una gara, questo vale per il centrocampista nerazzurro come per Romagna col Sassuolo. Momenti, attimi di cui vive il calcio. Che a volte danno e a volte tolgono. Ma, alla fine dei conti, danno sempre bene o male ciò che ci si merita.

SPERARE, CON I PIEDI PER TERRA. La fiducia dell’ambiente è tanta intorno alla squadra. Abbonamenti record e ultime prestazioni fanno ben sperare per il proseguo della stagione. Ma, per rimanere coi piedi per terra, non bisogna dimenticarsi di Empoli e del tempo (poco) che è passato dai gol di Krunic e Caputo che hanno steso il Cagliari. Tutto calcio d’agosto, in ogni caso. Empoli, Sassuolo e (concediamo il recupero) anche Atalanta. Col campionato che partirà veramente solo dopo la sosta, con il Milan atteso alla Sardegna Arena.

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