Dubbi sul tiratore designato per i calci di rigore: Barella non ha mai sbagliato, ma Joao Pedro reclama il suo posto.
LA FILOSOFIA DEL RIGORE. “Il rigore è un modo meschino di segnare” diceva Pelè. Ditelo a chi, attraverso un rigore, si gioca una partita, un campionato. La vita. Ecco perché avere in rosa un tiratore infallibile dagli undici metri è quanto più importante per una squadra di medio-bassa classifica, che ha necessità di sfruttare qualunque occasione, specie i calci di rigore.
I RIGORISTI. Il Cagliari, da questo punto di vista, ha due grandi realizzatori, come analizza La Gazzetta dello Sport. Quello designato, almeno fino allo scorso anno, era Joao Pedro. La squalifica per doping, tuttavia, dalla quale tornerà solo il 15 settembre, lo ha messo out per l’intero girone di ritorno dello scorso campionato. Il Cagliari, a quel punto, ha dovuto trovare un sostituto per i tiri dal dischetto: ecco allora il giovane dalle spalle larghe, Nicolò Barella.
BARELLA TIRATORE? Il talentuoso centrocampista sardo non ha accennato alcun timore a prendere tra le mani il pallone, piazzarlo sul dischetto e schiaffarlo in rete: è successo tre volte su tre nello scorso campionato, contro Lazio, Benevento (al 96′) e Genoa. Percentuale realizzativa: 100%. Ecco perché Joao Pedro potrebbe ora stare a guardare, almeno col numero 22 in campo.
PARAGONI. Come lui solo De Paul (Udinese), Criscito (Genoa) e Giaccherini (Chievo), che hanno sempre segnato, ma, anche loro, con meno di sei penalty tirati. Facendo un paragone con i vari CR7 (21 errori ma su 125 tentativi in carriera) o Antenucci (2 su 29), è chiaro che maggiore è il numero di tentativi e di più saranno gli errori. I rigori, come si suol dire, li sbaglia solo chi li tira. A Cagliari si spera che il proverbio sia vero, ma solo a metà…
