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Un anno fa la gioia di Cossu, oggi in campo per ripetere la storia

Lo scorso anno il rigore di Cossu e la gioia per il passaggio del turno in Coppa Italia: un’emozione da ripetere questa sera contro il Palermo per onorare la bandiera rossoblù ritiratasi mercoledì scorso.

UN ANNO FA. Finì così, dodici mesi fa. Con un rigore tirato da Andrea Cossu a battere Posavec e a regalare al Cagliari la qualificazione. Un anno fa, con ancora Borriello in campo, Rossi come direttore sportivo e Rastelli in panchina, era tutto un altro Cagliari. Ma fu comunque graziato dalla sua bandiera, che decise la gara oltre i tempi regolamentari (terminati 1-1 con i gol di Joao Pedro e La Gumina) e quelli supplementari.

NUOVA STAGIONE. Ora, nell’arco di un solo anno, è cambiato tutto. Tranne l’avversario. C’è ancora il Palermo. Ma ora c’è Pavoletti, c’è Carli come ds, c’è Maran come allenatore. Tanti protagonisti sono andati via: alcuni spariti dai radar come Borriello (desaparecido alla Spal negli ultimi dodici mesi, prima della rescissione); altri, come Andrea Cossu, hanno continuato a indossare quella magica e regala armatura che è la maglia del Cagliari. Prima di decidere che sì, era il momento di dire basta e appendere gli scarpini al chiodo, dopo una trionfale e sofferta salvezza all’ultimo secondo e proprio di fronte, una settimana fa, ai campioni dell’Atletico Madrid.

SI PARTE. Ora tocca ad altri. Tocca a Maran far vedere cosa è cambiato nel Cagliari rispetto alla deludente stagione passata. Tocca a Pavoletti trovare la via della rete dopo un precampionato sterile. Tocca ai nuovi acquisti come Castro dare merito alle fatiche del ds Carli. Altri sederanno in panchina (Bradaric) obbligati in tribuna (Srna e JP).

FINISCE IL PRECAMPIONATO. Ma oggi è importante vincere soprattutto per dare seguito a quanto di buono fatto vedere nel precampionato, con ottime prestazioni nelle amichevoli (si vedano Fenerbahce, Trabzonspor, Atletico Madrid). Un cammino cominciato ad Aritzo, con la Rappresentativa Barbagia, e che oggi, alla Sardegna Arena, trova il suo culmine e il suo termine. Un percorso che deve, necessariamente, partire dall’analisi e dalla comprensione degli errori commessi nell’arco della scorsa stagione, affinché non vengano ripetuti. E che per tutti questi presupposti è necessario far cominciare con una vittoria convincente, proprio questa sera alla Sardegna Arena.

PRIMO IMPEGNO STAGIONALE. Ma questa è un’altra storia, un’altra stagione. Che comincia, ancora in Coppa Italia e ancora contro il Palermo, nel Derby delle Isole, con la storia che un anno dopo, casualmente, si ripete. Rosanero insidiosi e tutt’altro che sconfitti, costruiti, come sempre, per comandare in Serie B. Ma questo poco importa. C’è un Cossu a cui rendere omaggio, a cui dire grazie per i tanti insegnamenti dati, venuti fuori nella pelle d’oca di pubblico e giocatori mercoledì contro i Colchoneros; una bandiera a cui dedicare, insomma, la prima gioia stagionale. Proprio come lui fece un anno fa.

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