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Si ricomincia con le gare che contano: obiettivo alzare l’asticella

Le amichevoli internazionali con Fenerbahçe, Trabzon e Atletico Madrid hanno mostrato i progressi. Coppa Italia: col Palermo subito sfida da dentro o fuori

La stagione del Cagliari, quella del fondamentale rilancio,  inizia domani sera (ore 20.30) alla Sardegna Arena contro il Palermo, che domenica scorsa ha fatto fuori a fatica il L.R. Vicencza 8-7 ai rigori, in una partita ad eliminazione diretta, valida per il terzo turno preliminare della Coppa Italia. Un anno fa la sfida, sempre ad agosto, vide i rossoblù (allora allenati da Massimo Rastelli) imporsi sui siciliani di Bruno Tedino, rientrato in panchina dopo essere stato esonerato prima dei play-off a beneficio di Roberto Stellone. Una gara che venne ricordata anche per l’esplosione del caso Marco Borriello, il quale a pochi giorni dall’inizio del campionato, lasciò i rossoblù e si accasò alla Spal, dalla quale si è già separato tre settimane fa.

NUOVO CORSO. La soffertissima salvezza, che a tre partite dalla fine dello scorso torneo, sembrava assolutamente compromessa (con Roma, Fiorentina e Atalanta da affrontare e tutte con ambizioni di qualificazioni nelle coppe europee) è alle spalle.  Dodici mesi dopo quella partita col Palermo c’è un Cagliari abbastanza cambiato. Ad iniziare dalla guida tecnica. Infatti, salutato Diego López. A guidare il gruppo dalla panchina è arrivato Rolando Maran. Allenatore molto ben preparato che sa il fatto, suo reduce dall’esonero con il Chievo Verona dopo una serie di risultati positivi oltre che con i veneti, anche con il Catania.

A Cagliari il mister trentino si è portato il fedelissimo Castro, che ha nelle sue squadre fin dai tempi dei rosso azzurri siciliani. Fin da subito il feeling tra i due si è visto. L’argentino è un leader in campo e fin dal ritiro si è vista la sua duttilità non solo in mezzo al campo. Come si è immediatamente notata dopo pochi giorni do lavoro, la mano dell’allenatore, ad iniziare dalla compattezza nei reparti e la fase difensiva. I due gol subiti dal Fenerbahçe e quello di mercoledì scorso alla Sardegna Arena contro l’Atletico Madrid, sono errori del reparto arretrato che possono essere facilmente corretti. Inoltre contro gli spagnoli, il Cagliari ha creato non pochi problemi in attacco e colpito anche una traversa al cospetto di una squadra che mercoledì prossimo sarà impegnata contro i cugini del Real, nella Supercoppa Europea.

ASTICELLA DA SOLLEVARE. Come minimo la società, i tifosi e lo stesso gruppo composto da giocatori e staff tecnico, si aspettano un miglioramento rispetto allo scorso campionato, con una salvezza conquistata solo all’ultima giornata. Oltre al già citato Castro, gli arrivi dei croati Srna e Bradaric, hanno elevato qualità e (soprattutto nel caso del primo) una grande esperienza internazionale, fatta in nazionale e nelle quindici stagioni con gli ucraini dello Shakhtar Donetsk. Per vedere il primo bisognerà attendere il 23 agosto prossimo, quando terminerà la squalifica di un anno per doping, mentre il secondo, che ha iniziato ad allenarsi duramente da lunedì scorso, è stato convocato per la partita di domani di Coppa Italia, ma sicuramente sarà in panchina perché manca ancora di condizione, come ha sottolineato oggi in conferenza stampa pre gara, Maran.

Alla terza stagione in Serie A consecutiva della gestione Giulini anche il progetto in mente alla società vuole avere un minimo di miglioramento. Già bissare l’undicesimo posto, ottenuto al ritorno nella massima serie, sarebbe un bel passo in avanti rispetto alla classifica finale del maggio scorso. Anche perché, dopo uno stadio provvisorio costruito un anno fa in soli 127 giorni (dove la squadra  conferenze di servizio, si avvia ad essere costruito dal Consorzio Sportium con una spesa di oltre 65 milioni di euro, la salvezza appare riduttiva per le ambizioni che si vogliono avere.

Da domani con la gara di Coppa Italia con il Palermo al 3 settembre (dopo le prime tre giornate di campionato con due trasferte), si potrà iniziare a capire qualcosa per poi cercare di spingere sull’acceleratore, magari dalla quarta contro il Milan, potendo soprattutto da un Joao Pedro in più. Il trequartista brasiliano si è visto ieri respingere il ricorso sui sei mesi di stop per doping, ma confermarsi i sei mesi, in atto da marzo, con un piccolo stop che gli ha consentito di essere al Franchi contro la Fiorentina a maggio e dare una mano importante per il successo prezioso in chiave salvezza della sua squadra.

Joao Pedro, che ha in Maran un grande estimatore, potrà così essere  a disposizione dal 15 settembre e dare un contributo fondamentale alla causa. Il giocatore, ieri a lungo festeggiato dai compagni e dallo staff tecnico durante l’allenamento (all’apprendere della notizia) si sta preparando dal 1 agosto per farsi trovare prontissimo alle sfide che lo attendono. Importanti per lui quanto per la squadra, ad iniziare da Barella che a pochi giorni dalla fine del mercato estivo, è destinato a restare in rossoblù almeno fino a gennaio.

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