Ieri il popolo rossoblù ha dato il bentornato al ritrovato centravanti già protagonista nella squadra che centrò il primo posto in Serie B
RITORNO. Dopo le visite mediche di rito a Villa Stuart Alberto Cerri è volato in Sardegna per iniziare la sua seconda avventura all’ombra del Carlo Felice, la statua di piazza Yenne ormai divenuta simbolo dei successi rossoblù. Quella stessa statua che per la vittoria del campionato di Serie B nel 2016 fu addobbata a festa mentre un giovanissimo Cerri metteva le mani sul primo vero trofeo della sua carriera.
RICORDI. Lo ha ricordato ieri con una battuta poco prima di salire nella macchina che non riusciva ad accendere, scatenando un divertente siparietto con i giornalisti e i tifosi presenti. “L’ultima volta che sono stato qui in aeroporto era pieno di gente” ha detto l’attaccante riferendosi alla festa promozione, quando la stazione di Elmas si trasformò in una bolgia incontrollabile. “La macchina non parte? La benzina se la deve meritare” ha scritto ironicamente qualcuno nella chat della nostra diretta su Facebook.
IN VACANZA. Sciarpa rossoblù al collo e scorta targata Cagliari Calcio, ma lui non si sbilancia: “Sono qui in vacanza” ha detto. In effetti Cerri è atterrato a Elmas da giocatore della Juventus, perchè a questa trattativa (prestito oneroso con obbligo di riscatto fissato a 10 milioni) manca ancora il sigillo. Lui però è qui per concludere l’operazione che lo riporterà definitivamente in Sardegna dopo due stagioni nel quale è cresciuto tantissimo sotto l’aspetto tecnico e mentale. Vice Pavoletti? Per adesso, ma nel corso della stagione l’attaccante livornese potrebbe trovarsi in casa un vero concorrente per la maglia da titolare.
