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Il Cagliari che verrà: analisi reparto per reparto, con la certezza del 4-3-1-2

A pochi giorni dal ritiro, sono ancora molti i punti interrogativi su quella che sarà la rosa definitiva dei rossoblù. La situazione

Non una rivoluzione ma un assestamento. Con la decisione del cambio in panchina del presidente Giulini, il Cagliari è alla ricerca di un deciso riscatto su di un campionato nel quale si è rischiata la retrocessione in Serie B. Al posto dell’uruguaiano Diego López è arrivato Rolando Maran, un tecnico che dovrebbe riportare quella serenità tattica e ambientale che è mancata nell’ultimo periodo.

Ma che Cagliari sarà? Certamente si ripartirà dal modulo: il caro e vecchio 4-3-1-2 che per tanti anni ha retto bene l’impatto con campionati difficili. Maran è stato scelto anche per questo: Altri candidati come De Zerbi o Juric non garantivano quel sistema di gioco, e la scelta caduta sul tecnico di Trento è stata quasi naturale. Vediamo però, allo stato attuale, quali sono le certezze e quali le possibili caselle ancora da completare.

LA PORTA. È l’unico reparto già al completo. Si riparte da Cragno, portiere giovane e di sicuro affidamento, con Rafael pronto per ogni evenienza. Come terzo portiere, la novità Aresti, che ritorna a difendere la porta della sua squadra del cuore.

LA DIFESA. Il primo acquisto della stagione è Darijo Srna, croato di 36 anni, esterno destro, che dovrebbe aiutare Faragò a crescere. Sull’altra fascia, Marko Pajac è rientrato da Perugia dopo un ottimo campionato e con un bagaglio di esperienza maggiore rispetto a quando era approdato per la prima volta in Sardegna. Lui e Lykogiannis dovrebbero contendersi una maglia da titolare. Per quanto riguarda i centrali, oltre a Ceppitelli, Pisacane e Romagna, e con Andreolli sulla lista dei possibili partenti, è necessario l’acquisto di un altro giocatore in grado di fornire maggiore esperienza a un reparto che lo scorso campionato è andato spesso in affanno.

IL CENTROCAMPO. Partendo dalla probabile conferma di Barella, con l’arrivo di Castro dovrebbe essere formata la nuova coppia di mezze ali. In bilico, invece, Ionita, per il quale c’è un forte interessamento del Chievo, così come Cigarini: per il regista c’è stato un sondaggio del Parma e Giulini sembra intenzionato a non ostacolare la trattativa, anche perché, parole del presidente rossoblù, dovrebbe arrivare un nuovo play che andrebbe a sostituire proprio l’ex sampdoriano. Ritorna alla base Colombatto, che dovrebbe giocarsi le sue chance nella zona nevralgica del campo.

L’ATTACCO. Innanzitutto si riparte dal nome del trequartista: quel Joao Pedro che tanto è mancato lo scorso campionato, atteso da quella che può essere definita una stagione da dentro o fuori. In questo ruolo sarebbe necessaria comunque un’alternativa. Per quanto riguarda i terminali, le conferme di Pavoletti, Han e Farias dovrebbero essere scontate, con la possibilità dell’arrivo della giovane punta esterna argentina Nicolas Gonzalez, in collaborazione con l’Inter.

A pochi giorni dal ritiro, dunque, sono ancora molti i punti interrogativi a cui sarà data una risposta, quasi certamente, al termine del Mondiale in Russia.

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