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L’alba della stagione. Si riparte da Cragno e Pavoletti

Il Cagliari riparte per la stagione 2018-2019: sono due i punti fermi, Cragno e Pavoletti. Qualche certezza e tanti dubbi nel resto della rosa.

DUE INCEDIBILI. La stagione 2018-2019 del Cagliari parte da due punti fermi: Alessio Cragno e Leonardo Pavoletti. Con la boutade di mercato che attende l’estate di Barella e Han, sono il portiere e il centravanti, gli estremi del campo, i due pilastri su cui reggerà la prossima rosa dei sardi. I due sono stati dichiarati incedibili dalla società: le frasi di oggi dall’agente di Cragno parlano chiaro, così come il no secco del Cagliari alla richiesta dell’Atalanta per il centravanti livornese. E lo stesso prossimo tecnico rossoblù Maran pare abbia chiesto rassicurazioni sulla loro permanenza prima di accettare l’incarico.

NODO CENTROCAMPO. Il ds Marcello Carli si sta prodigando per allestire una rosa attrezzata: si parte dal centrocampo, con Valdifiori, Locatelli, Castro e Romulo in cima alla lista. Ed è proprio il centrocampo il reparto che potrebbe essere maggiormente stravolto. Oltre l’intenzione di tenere Barella, infatti, non ci sono sicurezze. E anche lo stesso talento classe ’97 potrebbe partire in caso di offerta monstre (Inter, Roma, Napoli e Juventus alla finestra). Capitan Dessena potrebbe lasciare, Cigarini non ha dato a pieno il suo contributo, con il vecchio amato Parma che lo ha messo nel mirino. Ionita e Padoin, record di presenze per i due in questa stagione, dovrebbero rimanere: ma il moldavo viene da una stagione non brillantissima, mentre l’ex Juve – nonostante un impegno sempre determinante – è arrivato ormai alla soglia dei 34 anni.

DUBBI E CERTEZZE. Si punterà certamente sul talento ormai svelato di Romagna e Faragò. Quasi sicuramente anche su Joao Pedro (dopo la fine della squalifica per doping a settembre), Lykogiannis, in crescita nel finale di stagione, e Ceppitelli, l’unica vera certezza in difesa. Tanti i dubbi che invece circondano Rafael, Crosta, Pisacane, Miangue, Andreolli, Farias. Così come Sau (potrebbe lasciare) e Cossu, che – a 38 anni – va in scadenza a fine giugno per il quale manca ancora l’ufficialità dell’addio. Caligara, Ceter, Deiola e Han sono invece coloro che si giocheranno sin dal ritiro la possibilità di restare, crescere e giocarsi le proprie carte oppure andare direttamente a maturare esperienza altrove. Sicuri, invece, il mancato riscatto di Castán e l’addio di Giannetti.

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