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ESCLUSIVA – Paolo Lora Lamia: “Vi presento Rolando Maran”

Abbiamo chiesto al collega di TuttoChievoverona.it un profilo di Rolando Maran, per la quale si attende solo lo svincolo da parte del sodalizio scaligero per poter essere annunciato dalla società rossoblù

Chi è Rolando Maran?

Domanda che in tanti si pongono e per avere una sorta di quadro tecnico dell’allenatore di Trento abbiamo chiesto a Paolo Lora Lamia, collega della redazione di TuttoChievoverona.it:

“È arrivato al Chievo nell’ottobre del 2014, in sostituzione di Eugenio Corini. Nella sua prima conferenza stampa, disse che voleva riportare lo “spirito Chievo”, cioè quello spirito che aveva consentito al Chievo di essere una squadra difficile da affrontare per ogni avversario e che evidentemente nelle prime giornate di quel campionato non si era visto. In quella stagione, Maran badò decisamente di più alla sostanza che all’estetica, schierando la squadra con un 4-4-2 molto compatto con il quale la squadra ebbe grande continuità di risultati e una notevole solidità difensiva. Alla fine, il Chievo ottenne la salvezza con cinque giornate d’anticipo. Nella sua seconda stagione al Chievo ebbe un’intuizione importante: spostare Birsa sulla trequarti. Tale mossa, oltre all’utilizzo del nuovo acquisto Castro nel ruolo di mezzala, ha permesso a Maran di passare al 4-3-1-2, con la qualità del gioco che ne ha risentito positivamente. La seconda stagione è stata decisamente più positiva della prima ed è stata conclusa al nono posto a quota 50 punti”.

“La terza stagione è iniziata sulla falsa riga di quella precedente, con ulteriori miglioramenti nell’approccio alle gare contro le grandi. Il Chievo ha però avuto un calo nel girone di ritorno, che non gli ha impedito di salvarsi con tranquillità. Anche in questa stagione le cose erano iniziate molto bene ma, dopo la vittoria casalinga con la SPAL, è iniziata una parabola discendente culminata con la sconfitta di Roma e l’esonero di Maran. Non è stato però tutto da buttare nella stagione appena terminata, dato che ha dato spazio a diversi giovani (Bani, Depaoli, Bastien, Stepinski, Jaroszynski) e ha avuto il coraggio di cambiare dal punto di vista tattico, passando in certe partite al 3-5-2 con Radovanovic centrale nella difesa a tre”.

Il collega conclude: “In definitiva Maran non è un tecnico “fissato” con un modulo (a Catania ne usava un altro ancora, il 4-3-3), ma decide schieramento e modo di affrontare le gare in base alle caratteristiche dei giocatori e alle esigenze della squadra”.

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