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Da domani meno punti interrogativi?

Si avvicina la data indicata dal direttore sportivo dei rossoblù come inizio dei lavori da parte della società

“Lunedì inizieremo a lavorare nello specifico assieme al presidente Giulini per allestire il Cagliari della prossima stagione”.

Così si è espresso Marcello Carli durante la conferenza stampa di mercoledì sera nella sala stampa del Sardegna Arena.

Ergo, salvo imprevisti dietro l’angolo, da domani la sinergia dovrà cominciare i lavori per dare alla piazza di Cagliari una rosa ed un allenatore appropriati per affrontare con meno patemi d’animo la stagione ventura.

CAPITOLO ALLENATORE. Diego López, seppur dotato della garra tipica dei sudamericani, non è riuscito a conferire la giusta amalgama tattica. Il passaggio al 3-5-2 sembrava aver dato maggiore stabilità alla squadra, salvo sgretolarsi domenica dopo domenica e riducendosi a trovare la salvezza solamente negli ultimi novanta minuti di gioco. Determinante, nelle ultime tre gare, il ritorno al 4-3-1-2 con Artur Ioniţa nella posizione di trequartista “atipico”.

Sarà difficile che il tecnico uruguaiano possa nuovamente sedersi sulla panchina rossoblù.

Sono stati diversi i nomi accostati al club sardo a cominciare da De Zerbi, stimato da Carli. Il tecnico bresciano, autore di un discreto girone di ritorno con il Benevento, possiede delle buone idee di gioco, ma sovente incappa in clamorosi errori di tipo tattico (Benevento-Cagliari docet). Considerata pure la sua giovane età, non pare (condizionale d’obbligo) il profilo giusto per una squadra che ha necessità di ritrovare gioco, identità e soprattutto serenità.

Da De Zerbi, passando per Rolando Maran Ivan Juric. 

L’ex tecnico clivense ha esperienza, ma come ha insegnato il suo Chievo, non si può certo affermare che l’offensiva sia tra le sue peculiarità. Studia in maniera quasi maniacale i difetti degli avversari per cercare, spesso in maniera vincente, di intrappolarli nel suo gioco.

Il nome ultimamente passato di moda, è forse il più adatto: Roberto Donadoni.

Il tecnico bergamasco, vecchia conoscenza della panchina del Cagliari, non ha mai nascosto il suo gradimento di riabbracciare la causa rossoblù. Dopo la fine ciclo a Bologna, con tanto di diversi battibecchi con i tifosi, ora è libero.

La sua carica agonistica mixata all’esperienza, al suo gioco propositivo ed alla capacità di gestire il gruppo, ne fanno un prospetto interessante.

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