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Rolando Bianchi: “Spero nella salvezza del Cagliari. Pavoletti? Formidabile”

Il doppio ex di Atalanta e Cagliari, Rolando Bianchi, ha parlato della sfida della Sardegna Arena e della stagione dei rossoblù.

ROLANDO BIANCHI. La Primavera con la Dea, una stagione (2002-2005) da 39 presenze – spesso da subentrato – e quattro gol. A Bergamo ci è poi tornato nel 2014, giusto il tempo di collezionare 21 presenze. Ma Rolando Bianchi, doppio ex di Cagliari e Atalanta, sfidanti domenica alle 18 alla Sardegna Arena, non ha dubbi: “Domenica tiferò Cagliari”. Con l’Atalanta ha giocato quando era agli inizi della carriera, cominciando dalla Primavera. Col Cagliari una sola stagione (2004-05), timbrando 39 presenze, condite da quattro gol. Rolando Bianchi però non ha dubbi sulla sfida di domenica:

CUORE E RICORDI. Queste le parole rilasciate a La Nuova Sardegna: Spero che la squadra sarda resti in Serie A. Il periodo trascorso in Sardegna è stato importante per la mia crescita come calciatore. Ho ricordi bellissimi, della gente e dei compagni di squadra”. Tra questi c’era pure l’attuale mister rossoblù, Diego López: “Ricordo che in campo era determinato, cattivo al punto giusto, molto aggressivo. Allora non avrei mai pensato che avrebbe fatto l’allenatore. Una cosa la posso dire, Cagliari è nel suo cuore”.

CONTRO L’ATALANTA.Domenica il Cagliari deve giocare per vincere. Guai ad andare in campo facendo calcoli, sarebbe una leggerezza imperdonabile. Ma conoscendo Diego López questo non succederà. La squadra di Gasperini ha tanta qualità e corre moltissimo. Non sarà semplice batterla. Ho visto come i rossoblù hanno giocato a Firenze, se ripetono quella prestazione ce la fanno. Giocare in casa? Il fattore campo è sempre un’arma a doppio taglio. Credo che in questa occasione i tifosi possono dare una spinta decisiva. Quando sei in campo la concentrazione è ai massimi livelli, spesso non ti accorgi nemmeno di quello che fa il pubblico. Però sapere che è tutto dalla tua parte è un vantaggio sul piano psicologico”.

EX COMPAGNI.Padoin e Cigarini sono stati miei compagni di squadra a Bergamo. Giocatori esperti, che sanno come affrontare partite così delicate. Possono dare un contributo importante. È un po’ che non li sento ma non lo farò certo questa settimana. Magari li chiamerò se andrà tutto per il verso giusto per complimentarmi con loro“.

LOTTA SALVEZZA.Onestamente pensavo che a questo punto della stagione fosse già salvo. La squadra ha avuto qualche problema nella parte finale del campionato e forse ha fatto fatica a calarsi nella mentalità di chi lotta per non retrocedere. Ma la risposta data domenica a Firenze fa essere ottimisti”.

DA BOMBER A BOMBER.Pavoletti è stato decisivo a Firenze. È un giocatore che ha il gol nel sangue. Ha fatto fatica ad inserirsi nella parte iniziale della stagione. Quando è entrato nei meccanismi di gioco ha cominciato a segnare. Undici gol non sono pochi, soprattutto se sono quasi tutti decisivi. Nel gioco aereo è davvero formidabile“. E su Barella: “Per avere vent’anni ha tanta personalità. Gioca senza timore ed ha margini di crescita. È chiaro che un giudizio più attendibile può essere dato quando andrà a giocare in una squadra importante. Sono convinto che farà una bella carriera perché è un ragazzo che in campo dà tutto”.

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