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La stagione della difesa a quattro, dall’accantonamento a modulo salvezza

Una certezza per Rastelli, la prima cosa abolita da López. Ora il ritorno al sistema di gioco tanto discusso per la mancanza di esterni di ruolo

LA NASCITA. Non c’è dubbio che già dall’estate il 4-3-1-2 era stato eletto a sistema di gioco sul quale costruire la squadra. La politica estiva degli acquisti fu pensata per fornire a Massimo Rastelli gli elementi adatti a poter occupare i posti di questo schieramento, salvo però qualche difficoltà nel reperire dei terzini di ruolo.

L’ACCANTONAMENTO. La mancanza di terzini adatti fu appunto una delle maggiori cause di abbandono di questo modulo da parte di Diego López, che una volta preso il posto di Rastelli individuò nel 3-5-2 lo schieramento ideale in base al materiale umano presente in rosa.

LA CRESCITA DELLA DIFESA A TRE. Il cambio di modulo portò ad un discreto miglioramento, con la valorizzazione di giocatori come Ceppitelli, Romagna e Faragò. Una crescita tanto ampia da convincere la società a investire nella campagna acquisti invernale su elementi adatti alle peculiarità del 3-5-2, come Lykogiannis e Castán, utili a coprire le evidenti lacune della catena di sinistra.

IN CRISI. Tutto sembrava andare per il meglio fino alla vittoria con la Spal del 4 febbraio. Da lì in poi il sistema è entrato in crisi, gli avversari hanno iniziato a prendere le misure e la manovra è diventata lenta e prevedibile. Una difficoltà totale nel creare gioco che ha trascinato i rossoblù in un baratro dal quale solo domenica sapremo se i sardi saranno stati capaci di venirne fuori.

IL RITORNO ALLE ORIGINI. Contro Roma e Fiorentina il mister Diego López ha optato per un ritorno alla difesa a quattro e i risultati sono stati più che positivi. I rossoblù hanno reagito bene al cambio di modulo e sia con i giallorossi che con la viola finalmente si è vista la prestazione aldilà del risultato, cosa che mancava da mesi.

L’ULTIMA. Domenica per il Cagliari termina la stagione contro l’Atalanta e la squadra sarda è chiamata a fare i tre punti a tutti i costi per non dover dipendere dai risultati degli altri campi. Dopo le ultime prestazioni c’è da aspettarsi una conferma del 4-3-1-2 o del 4-4-2, difficile un ritorno al 3-5-2 anche se non impossibile. Questa forse è la vera arma di López per il gran finale, ciò che la difesa a quattro ha riportato in auge: una buona dose di imprevedibilità.

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