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Cagliari, Genova per il riscatto

Il Cagliari affronta il match di Marassi, in programma martedì ore 18:30, per superare la crisi di gioco e risultati e assicurarsi la salvezza

IL RICORDO E L’ONORE. Trenta giorni fa un mattino di sport interrotto da una tragica notizia. Davide non c’è più e il calcio si ferma. Per il Cagliari, che veniva dallo 0-5 in casa col Napoli e atteso da un match fondamentale contro il Genoa, è solo il momento delle lacrime. Un mese dopo la situazione non è cambiata di troppo. Una questione d’onore, di riscatto. Un match delicatissimo, in cui fare risultato a tutti i costi. Non solo per pareggiare la vittoria dei liguri all’andata. Ma soprattutto per uscire da una situazione stagnante in cui il Cagliari non riesce più a vincere (solo contro la Spal in casa e col Benevento al fotofinish nel 2018). Il +5 sulla zona retrocessione regala ancora un po’ di serenità. Ma non deve far calare la concentrazione, perché ora quelle sotto cominciano a correre.

REAZIONE. Un riscatto necessario, dopo lo 0-4 casalingo contro il Torino. Un risultato pesante, soprattutto psicologicamente, dopo un match controllato nella prima metà di gara e un tracollo netto subito nei secondi quarantacinque minuti. “Reagire subito” è la parola d’ordine del gruppo. Farlo col gioco quella di López, che ha raccolto molto soprattutto nel primo mese dal cambio di modulo innestato col suo arrivo in panchina. Salvo poi tornare a mostrare le lacune e i passi falsi dell’era Rastelli.

GLI AVVERSARI. Solo 12 dei 31 punti in classifica il Genoa li ha conquistati in casa. Un bottino magro, ma un dato che registra le tendenze di gioco del Genoa, più bravo nel contropiede che nel possesso palla e nel fare la partita. I liguri, tuttavia, sono diventati letali. Specie da quando siede in panchina Davide Ballardini: per lui, dal 6 novembre 2017, 7 vittorie, 4 pareggi e 6 sconfitte. E un cambio di marcia degno di nota, nell’atteggiamento, nella condizione fisica e, dunque, nei risultati. Con il Genoa salito a 31, a +2 dal Cagliari e maggiormente al riparo dalla zona rossa.

HILJEMARK, PANDEV E LAPADULA. Hiljemark e Bessa sono gli acquisti gennaio che Ballardini ha spesso scelto nelle ultime giornate per dare la scossa. Soprattutto il primo lo ha ripagato con buone prestazioni. Pesano le due sconfitte e un pareggio nelle ultime tre (contro la Spal tra l’altro pari in casa, grazie a un rigore dubbio e nonostante la superiorità numerica per tre quarti della gara). Ma il Grifo vuole tornare a far gioire i propri tifosi nelle mura amiche. Specie con un Lapadula tornato al gol, con Taarabt recuperato (è tornato in campo contro i ferraresi) e con Pandev trascinatore del gruppo.

GLI EX. Pavoletti e Ballardini vivranno una serata speciale. Impossibile per l’attaccante non ricordare l’annata 2015-2016 in cui siglò 14 delle 23 reti con realizzate con la maglia rossoblù dei genoani; indelebile di certo, nella mente del tecnico, la cavalcata per la salvezza della stagione 2007-2008, cominciata dal gol di Conti a tempo scaduto nel match contro il Napoli e culminata con i 32 punti portati a casa nel girone di ritorno (non indimenticabile invece il ritorno in Sardegna nel campionato 2011-2012).

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