“Spaventati? No, arrabbiati” – per usare un eufemismo. Rolando Maran, tecnico del Chievo, non usa mezzi termini nella conferenza stampa alla vigilia della partita contro il Cagliari. Un momento delicato per i clivensi, che vengono da quattro sconfitte consecutive e non vincono da novembre.
“C’è enorme voglia di rivalsa. Vogliamo girare questo momento con tutte le nostre forze. Siamo delusi, ma tutti uniti per uscire da questa situazione. Le cause della difficoltà? Sono tante, ma è inutile riportarle a galla. Non dobbiamo piangerci addosso. La squadra ora deve solo andare in campo sapendo di dover poi uscirne a testa alta. Con la consapevolezza di dover mettere tutto dentro al campo: il nostro intento è questo”.
“Superiamo la tempesta e portiamo in porto la nostra nave. All’interno il Chievo è compattissimo, non ci sbagliamo su questo punto. Anche la delusione dei tifosi è un gesto d’amore. È normale che siano delusi, noi siamo i primi a esserlo. Io soprattutto, che col Chievo ho fatto più di 500 partite da giocatore e sono il primo tifoso. Rimbocchiamoci le maniche con i fatti, non con le parole. Dobbiamo avere cattiveria agonistica e lucidità, non paura“.
“Il momento è delicato e va affrontato nel modo giusto, ma non è la partita più importante della mia gestione. Il Cagliari? È una buona squadra, molto difficile da incontrare perché viene da tre risultati utili consecutivi e nelle ultime partite hanno mostrato grande compattezza. Quella che avevamo noi e che recupereremo in futuro. Varianti tattiche? Ci stiamo lavorando“.
Dal campo: Tomovic recuperato. Dovrebbero partire titolari Castro, Inglese e Meggiorini.