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Cagliari: tanti motivi per battere il Sassuolo

La sfida di domenica alle 12.30 al Mapei Stadium contro il Sassuolo, per il Cagliari riveste un importanza particolare. Intanto perché all’andata, il 20 settembre scorso, gli emiliani si imposero alla Sardegna Arena 1-0 nella seconda gara della storia giocata in quell’impianto da Pavoletti e compagni, imponendo la prima sconfitta interna nello stadio provvisorio, che segna il dopo Sant’Elia in attesa della nuova struttura da oltre 21000 posti sugli spalti. Quella sera, nel primo turno infrasettimanale di questa stagione il Cagliari, allora guidato in panchina da Massimo Rastelli, creò tanto ma fu incapace di replicare al gol che decise la contesa nella ripresa: un rigore insaccato dall’ex fischiatissimo Alessandro Matri (che nel primo tempo se ne fece parare un altro da Alessio Cragno).

 

Altro elemento della gara di dopodomani la voglia di sovvertire lo scontro diretto. Infatti, andando a vincere 2-0, il Cagliari ribalterebbe a suo favore anche questo doppio confronto, facendo il paio con quello di domenica scorsa contro la Spal, e dando un nuovo colpo importante in senso positivo alla sua classifica, oltre ad allungare il vantaggio anche sui neroverdi di Beppe Iachini, reduci dall’umiliazione dello Stadium contro la Juventus, impostasi 7-0. Tra l’altro sono cambiati entrambi i condottieri in panchina, rispetto al match dell’andata. Infatti Massimo Rastelli venne esonerato il 17 ottobre a seguito del 3-2 casalingo subito dal Genoa e sostituito da Diego López, mentre Beppe Iachini è subentrato il 27 novembre scorso a Cristian Bucchi, che ha pagato con l’esonero il ko interno contro l’Hellas Verona di Pecchia

Infine ultimo, ma solo in ordine cronologico, il 6-2 subito nell’ultima trasferta della scorsa stagione dal Cagliari. Una brutta situazione, nonostante una salvezza blindata da tempo, che certamente merita vendetta. Una sconfitta mai digerita (nonostante siano passati quasi nove mesi) dal presidente rossoblù Tommaso Giulini in primis, senza dimenticare chi ha giocato quel giorno, e ovviamente i tifosi. E nove mesi per dimenticare il pomeriggio del 21 maggio, sono il tempo giusto. Non resta che aspettare il fischio finale del prossimo incontro, previsto domenica alle 12.30.

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