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Ci risiamo e il periodo di Halloween c’entra ben poco. Dopo aver riesumato i cadaveri di Sassuolo e Genoa, i rossoblù sono riusciti nell’impresa di rivitalizzare il Torino di un Sinisa Mijahilovic sull’orlo del baratro. Sono bastati i 90 minuti di questa sera affinché il tecnico serbo potesse salvare la sua permanenza sulla panchina dei granata.

Gli uomini di López non hanno per niente demeritando durante la prima frazione: discreta manovra di gioco, raziocinio ed attenzione sin dalla retroguardia. Ergo, gol del vantaggio al termine di un contropiede magistralmente confezionato da Barella e concluso dallo stesso centrocampista sardo, che ha così lanciato un altro segnale al ct Ventura.

Il gol del pareggio, così come quello della capitolazione ad inizio ripresa, sono stati frutto di colossali dormite dello stesso reparto arretrato che ha chiuso male le incursioni degli esterni (nell’occasione Ansaldi) consentendo il passaggio del pallone a centro area. Nella seconda frazione, invece di matare il Toro ferito, il Cagliari ha pensato bene di lasciare l’iniziativa all’avversario, limitandosi alle ripartenza e dopo aver subito il goal di Obi di rado è riuscito a portare pericoli alla porta di Sirigu.

Gli ingressi di Sau, Miangue e Giannetti hanno aumentato la confusione di una squadra che negli ultimi minuti ha tentato di attaccare a testa bassa, ma senza costrutto.

Un vero peccato per un’altra occasione sciupata e la classifica, e non solo, continua a destare preoccupazione.

 

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