Compie oggi 78 anni Ricciotti Greatti (primo accosciato da sinistra nella foto del campionato 1969-70), mitico protagonista del Cagliari campione d’Italia nel 1970. Un giocatore forse non reclamizzato a sufficienza, che avrebbe meritato l’azzurro.
Nato a Basiliano (Udine) il 13 ottobre 1939, Greatti iniziò nello Spilimbergo prima di attirare l’attenzione della Fiorentina. I viola avevano vinto il loro primo scudetto due anni prima (1956) e rivaleggiavano con le milanesi e la Juventus per i vertici della graduatoria. Greatti, mezzala di grandi doti tecniche e visione di gioco, resta pochi mesi a Firenze per trasferirsi al Palermo. Anche qui balla per una sola stagione e si rilancia alla Reggiana. Un buon triennio gli vale la chiamata da parte del Cagliari nel 1960: un viaggio destinato a cambiargli la vita. Nel 1964 partecipa alla prima storica promozione in A, quando tra i suoi compagni di squadra ci sono già Martiradonna e Riva con cui condividerà la grande gioia della sua carriera. Quello scudetto lo proiettò tra gli immortali dello sport cagliaritano. Un campione, a cui mancò solo la maglia della Nazionale per la straordinaria concorrenza del periodo e le scelte di Valcareggi. Una volta conclusa la parabola agonistica si reinventò assicuratore a tempo pieno, nella nota agenzia in Via Sant’Alenixedda a Cagliari.