Nicolò Barella non ha trovato spazio in Nazionale nelle due partite con Macedonia e Albania. Il ct Ventura sembra non essere ancora convinto del giovane rossoblù e per il momento preferisce tenerlo sulla lista degli osservati speciali piuttosto che coinvolgerlo concretamente nel progetto azzurro. Peccato, perché se c’è una cosa che non si può rimproverare all’ex tecnico del Torino è il coraggio nel lanciare i giovani. Solo nel suo mandato da commissario tecnico sono stati parecchi gli esordienti in Nazionale, tra cui Gagliardini, Pellegrini, Donnarumma, Conti e tanti altri. Anche a Cagliari, quasi vent’anni fa, dimostrò al suo debutto in Serie A questa sua sfrontatezza ritagliando ruoli importanti per due giovanissimi come Kallon e Zebina.
Allora perché non Barella? Vista la ferma volontà di giocare con un centrocampo a due sono necessari uomini di gamba e il rossoblù è perfetto per coprire ampie porzioni di campo. Secondo il sito ufficiale della Serie A, con 11,113 km è l’ottavo centrocampista italiano per chilometri percorsi, davanti a lui ci sono: De Rossi, Mandragora, Cataldi, Viviani, Valdifiori, Bessa e Parolo. Dove il talentino sardo però scavalca tutti è il numero di palle recuperate. Barella risulta essere il primo italiano insieme a Viviani della Spal con 32 palle recuperate, quarto assoluto in tutta la Serie A dietro Radovanovic, Torreira e Skriniar. Il titolare della Nazionale De Rossi ne ha recuperate 18, Cataldi 19, Mandragora 16, Bessa 13, Parolo 8. Il bilancio di questi due dati ci descrive un Barella capace di coprire ampi spazi di campo e risultare decisivo in copertura.
Con un gol, un assist e tre occasioni da gol create Barella si dimostra propositivo anche in fase offensiva. Numeri difficili da ignorare visto che si parla di un ragazzo di appena vent’anni alla sua seconda stagione in Serie A. Ancor di più se chi rientrava nei piani di Ventura ora non trova più spazio nei club. Nel giro di pochi mesi lo scenario dei centrocampisti della Nazionale è mutato: Gagliardini è scivolato indietro nelle gerarchie interiste, Pellegrini ha poco spazio alla Roma, Montolivo è riserva al Milan, De Rossi va per i 35 anni e Verratti continua a deludere in azzurro. Forse è il caso di pensare seriamente a Nicolò Barella prima che sia il prossimo ct a farlo.