L’ex centrocampista di Catania e Chievo racconta i suoi primi cento giorni con la maglia rossoblù: “Dal campo esco sempre dopo aver dato il massimo”
Il pallone e la musica nel sangue. Questo, in estrema sintesi, è El Pata Castro. L’argentino si è raccontato ai microfoni de La Nuova Sardegna dopo il primo scorcio d’esperienza maturato in rossoblù.
BELLEZZE SARDE. “Questa estate ho visitato posti fantastici. Voglio scoprire la Sardegna piano piano. Spero di rimanerci a lungo. A breve mi piacerebbe assaggiare qualche piatto tipico“.
IL RAPPORTO CON MARAN. “Io un pupillo del mister? Probabilmente sì. Abbiamo lavorato insieme sia al Catania che al ChievoVerona costruendo un rapporto di fiducia. Maran è una persona diretta“.
LE CARATTERISTICHE. “Le mie qualità? Indubbiamente la corsa ma anche il colpo di testa. Certo, non come Pavoletti che è fenomenale. Leonardo è anche il più giocherellone all’interno dello spogliatoio“.