Intervistato da La Gazzetta dello Sport, il numero uno del Coni ha parlato della candidatura ai Giochi Invernali 2026 e della governance in Serie A e Figc
IL CALCIO ITALIANO. “Se la situazione è cambiata? Sinceramente no, lo dico con franchezza – ha affermato Giovanni Malagò, numero uno del Coni ed ex commissario della Lega di Serie A – Penso che in Lega si siano creati i presupposti con Gaetano Micciché per avere una marcia diversa, una visione enormemente superiore a prima in grado di sviluppare le potenzialità del calcio di vertice. Aver fatto lo statuto, aver dato una governance, è un grosso passo in avanti”.
UN NUOVO GOVERNO. “Micciché è un valore aggiunto. Ora bisogna proseguire. La Lega non può muoversi come un corpo a sé, è il motore economico certo, ma è anche parte integrante della Federcalcio. È indispensabile che la Lega assieme alle altre componenti arrivi a una nuova governance condivisa, per fare quelle riforme che tutti ritengono indispensabili: dalla riformulazione della legge 81 sul professionismo, al calcio femminile, dalla riforma dei campionati all’utilizzo degli extracomunitari. È chiaro che se sei eletto con una maggioranza piccola sarai preoccupato più dal conservare quella maggioranza piuttosto che dal varare iniziative”.
CR7 VALORE AGGIUNTO. “L’acquisto di Cristiano Ronaldo da parte della Juventus dà valore aggiunto a tutti. Aziende, sponsor e tv. Poi ho l’impressione che abbia messo in moto un meccanismo molto virtuoso”.
OLIMPIADI INVERNALI 2026. “Milano, Torino e Cortina. La candidatura a tre è la forza di questa formula che è innovativa, antesignana. Proprio l’avallo che c’è stato da parte del Comitato olimpico internazionale è un segnale di grande credibilità e di grande apertura”.