Punti di vista differenti. Questo, a prima vista, ciò che si può dedurre dalle interviste nel pre e post gara di Juventus-Cagliari, fatte al presidente Tommaso Giulini e al tecnico Massimo Rastelli. Chiamato in causa sul caso Borriello, il massimo dirigente ci è andato giù pesante, definendo il giocatore «irrispettoso nei nostri confronti, dei tifosi, della città e della maglia, passato alla Spal dove guadagnerà il doppio».
Toni più concilianti per Rastelli, secondo il quale «Borriello è stato onesto in quello che ha detto, e non ci sono stati problemi particolari. Ha espresso la sensazione di avere nuovi stimoli e così ha chiamato il presidente».
Capitolo rinforzi. Per Giulini, il sostituto di Borriello non è una priorità. Anzi, «in attacco ci aspettiamo di avere delle risposte da coloro che sono già in rosa». Ancora una volta diversa la valutazione dell’allenatore di Torre del Greco, che si augura un intervento sul mercato «alla ricerca di un profilo giusto per colmare l’uscita dell’attaccante napoletano».
Insomma, possibili divergenze che andrebbero subito confrontate. Ciò che sembra certo, però, è che i venti gol messi a segno la scorsa stagione dall’ormai ex attaccante del Cagliari meriterebbero una particolare riflessione sul da farsi. Il rischio di farsi trovare impreparati, in una stagione che si preannuncia tutt’altro che facile, è sempre dietro l’angolo.