“Non tornerò mai più a Cagliari, verrò in Sardegna ogni tanto in vacanza, ma non investirò più neanche un euro”. Lo ha detto Massimo Cellino, intervistato stasera dal portale YouTg.net. Fresco di acquisto del Brescia, l’ex presidente rossoblù ha parlato del club che, a giugno di tre anni fa, ha ceduto a Tommaso Giulini, al quale ha riservato qualche stoccata: “Ditemi in tre anni un solo calciatore venduto e comprato da lui, non ce n’è uno. Ha venduto tutti quelli che ha trovato: Murru, Del Fabro, e tra un po’ anche Barella che è un altro di quei giocatori che avevo io. Noi invece, con Matteoli, avevamo scelto di seguire una politica tutta sarda, perché è sbagliato staccare i ragazzi dalla famiglia. Non per sardismo ma per una logica di appartenenza, di insularità”.
“Il Cagliari mi manca tantissimo”, ha proseguito Cellino non senza ironia in qualche passaggio dell’intervista: “Oggi è una bella squadra, ci sono tanti giovani sardi vincenti. So che hanno comprato un giocatore nuovo, Andrea Cossu, è il futuro. Ma il Cagliari che avevo non tornerà più. Ricomprarlo? Neanche se mi danno soldi. Ho già visto quel film. Comunque, “auguro al Cagliari di rimanere a lungo in serie A. Tiferò sempre Cagliari ma non fatemi pensare al male che hanno fatto a questa terra”.
L’ex presidente del Cagliari non hai mai digerito la retrocessione in B nel 1997, dopo lo spareggio col Piacenza a Napoli: “Una schifezza. Non hanno fatto l’antidoping in quella partita. Da allora nacque il malumore tra cagliaritani e napoletani ma i nostri tifosi hanno piena ragione, erano stati picchiati e bastonati”. Infine due parole sullo stadio che vuole costruire a Brescia: “Ora la città ha come stadio un immondezzaio, come ce l’aveva e come ce l’ha Cagliari. Ma non parliamo di Cagliari, altrimenti mi arrestano di nuovo”.